Lezioni di musica e chitarra

Comprendere meglio la musica e suonare meglio la chitarra

 

Munasterio 'e Santa Chiara voce e chitarra


AUDIO SAMPLE

 

Munasterio 'e Santa Chiara TAB voce e chitarra per CANTARLO con la CHITARRA.

Munasterio ‘e Santa Chiara è’ la prima canzone napoletana famosa del dopoguerra, pietra miliare nel nuovo corso del canto partenopeo. La voce di un emigrante smanioso di tornare a Napoli si leva da­gli splendidi versi. Allo stesso tempo, però, è una voce timorosa di ritrovare la città distrutta dal conflitto mondiale. L’ampia melodia di Munasterio ‘e Santa Chiara ha un taglio modernissimo nonostante i molti riferimenti lirici.

Essa è in­trisa di una efficace drammaticità che, tuttavia, non concede nulla alla retorica. In Italia divenne una sorta di inno nazionale poiché il testo rispecchiava i sentimenti di un popolo intero. Un popolo che, in un paesaggio di rovine, si ritro­vava ad affrontare con an­goscia un mondo completamente cambiato.

COME NACQUE MUNASTERIO ‘E SANTA CHIARA

Michele Galdieri scrisse Munasterio ‘e Santa Chiara per un quadro musicale della rivista Imputati, alziamoci! Si trattava del primo spettacolo teatrale realizzato in Italia dopo la Seconda guerra mondiale. L’anno era il 1945 e il cast annoverava attori eccezionali come Totò, Anna Magnani, Pappino De Filippo, Alberto Sordi. Giacomo Rondinella era l’interprete di Munasterio ‘e Santa Chiara e, fin dal debutto, fu in grado di commuovere il pubblico.

Michele Galdieri ricordava così la nascita della canzone, scritta sulla musica di Barberis: «M’innamorai della musica appena la sentii. Infatti, di getto volli dedicarla al monastero di Santa Chiara, che sorge dove trascorsi gli anni della giovinezza. Avevo saputo che una bomba si era abbattuta su Santa Chiara e mi doleva il cuore». Un dolore reso poeticamente in termini di versi e di note.

 

Anteprima

Riscosse subito un notevole successo al punto da essere reincisa negli anni successivi da interpreti molto noti come Ebe De Paulis (prima edizione radiofonica)
e Carlo Buti nel 1946,Roberto Murolo nel 1948 .

Nel decennio successivo fu ripresa da Claudio Villa, che nel 1951 la inserì nel 78 giri Luna algerina/Munasterio 'e Santa Chiara
(Vis Radio, Vi-4332) e nel 1957 nell'album omonimo

Nel 1966 Mario Trevi la incluse nel 45 giri Munasterio 'e Santa Chiara/Scalinatella e lo stesso anno nel 33 giri Canzoni napoletane moderne (Durium, mspr A 300/016),
mentre Peppino di Capri la riprese nel 1969 includendola nel disco Munasterio 'e Santa Chiara/Malafemmena (Carisch, VCA 2620); il cantante caprese la reinciderà con un arrangiamento
diverso nel 1972 nel 45 giri Magari/Munasterio è santa chiara (Splash, SPH 1013).

Mina ha inserito la sua interpretazione negli album Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina e I discorsi entrambi del 1969, oltre che nella raccolta Mina per voi del 1970.
Successivamente il brano è stato inciso da Iva Zanicchi nel 45 giri Munasterio 'e Santa Chiara/'O destino del 1977.

 

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